PERCHE' SCEGLIERE UN INTONACO IN CALCE SANO E TRASPIRANTE?
Perchè un intonaco in calce garantisce una buona qualità dell'aria interna e migliora il confort abitativo di casa tua. La scelta dell'intonaco migliore non è facile per la grande quantità di prodotti presenti sul mercato: quasi tutti premiscelati a base di cemento e calce. Il nostro consiglio è di preferire le ricette a base di calce idraulica oppure di calce e cocciopesto.
Le calci idrauliche sono contraddistinte dalla sigla NHL (Natural Hydraulic Lime) seguita dai numeri 2/3.5/5 che classificano il grado di durezza del legante naturale. Un intonaco semplice a base di calce idraulica è composto essenzialmente da sabbia e calce idraulica.
L'intonaco in calce e cocciopesto è invece composto da grassello di calce, polvere di cocciopesto e sabbia. Infine presentiamo l'intonaco in argilla o terra cruda, dove il legante è rappresentato dal contenuto di argilla: una materia prima naturalmente presente nel sottosuolo.
INTONACO PREMISCELATO O REALIZZATO IN CANTIERE?
Mentre un tempo l'intonaco veniva sempre miscelato in cantiere, oggi spesso si preferiscono gli intonaci premiscelati, utili quando non ci sia spazio in cantiere o scarsa competenza per mescolare nelle giuste dosi la sabbia, la calce, il cocciopesto o il sughero. Per l'applicazione fai da te è consigliabile la forma premiscelata dove l'unico componente da aggiungere è l'acqua.
C'è però un interesse crescente da parte di imprese e privati, a mescolare in cantiere le materie prime per ottenere intonaci e finiture veramente naturali, diversi di volta in volta perchè caratterizzati dai materiali locali.
Si può affermare che se i premiscelati sono fatti con ricette "standard", le mescole di cantiere sono più vicine al concetto di Km zero e possono rendere unici e speciali i lavori così eseguiti.
L'INTONACO DI CALCE IDRAULICA NATURALE
L'intonaco di calce idraulica naturale ha il pregio di garantire la traspirabilità e la regolazione igrometrica degli ambienti. Rispetto all'intonaco cementizio, l'intonaco di calce idraulica è caratterizzato da un più basso "modulo elatico" che conferisce la capacità alle murature di assorbire i naturali assestamenti del terreno.
Anche in presenza di umidità l'intonaco a calce idraulica mantiene inalterate le sue caratteristiche: non si danneggia e disperde l'umidità grazie alla sua struttura macroporosa.
Intonaco premiscelato in calce idraulica naturale
L'intonaco pronto presenta innumerevoli vantaggi:
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è applicabile mediante macchina impastatrice
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è adatto per tutti, anche per chi non ha troppa dimestichezza con i materiali edili
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è comodo quando servono piccole quantità e/o quando le condizioni e gli spazi del cantiere rendono difficile la miscelazione in cantiere delle materie prime.
La ricetta per miscelare in cantiere una malta in calce idraulica
Come fare l'intonaco in cantiere? Miscelare calce idraulica naturale e sabbia lavata e vagliata con le seguenti proporzioni in volume: 6 parti di sabbia, 3 parti di calce idraulica e 2 parti di acqua. La scelta dei componenti da miscelare offre la possibilità di ottenere intonaci diversi per aspetto e caratteristiche meccaniche. 
Le calci idrauliche differiscono principalmente per colore e per resistenza alla compressione. I colori vanno dal grigio al nocciola fino al bianco. L'impiego di una sabbia locale aiuterà certamente ad ottenere un intonaco in linea con i colori della tradizione architettonica del posto.
Il consiglio è di scegliere sabbia di fiume lavata e selezionata nella granulometria adatta. (per saperne di più leggi qui)
L'INTONACO IN CALCE E COCCIOPESTO
L'intonaco ottenuto dalla miscelazione di grassello di calce, cocciopesto e sabbia, è una ricetta antica, conosciuta già dagli antichi Romani con la quale si ottiene un ottimo intonaco a calce macroporoso, colorato naturalmente dalla polvere di cocciopesto rossa o gialla.
Per ottenere un buon intonaco a calce e cocciopesto è importante avere a disposizione un grassello di calce invecchiato almeno 12 mesi, una sabbia di fiume di granulometria media e la polvere di cocciopesto cotta a bassa temperatura e micronizzata fine. La polvere di cocciopesto rossa o gialla daranno una naturale colorazione all'intonaco di calce e cocciopesto così da poterlo impiegare come mano di finitura.
L'INTONACO PRONTO DI CALCE E COCCIOPESTO
Non è possibile premiscelare una vera malta al cocciopesto dato che, aggiungendo la sabbia e la polvere di cocciopesto al grassello di calce si avvia immediatamente il processo di indurimento dell'impasto. I prodotti premiscelati disponibili sul mercato come "intonaci al cocciopesto" in realtà sono a base di calce idraulica mentre la polvere di cocciopesto ha essenzialmente una funzione estetica. Per questo motivo un intonaco alla calce e cocciopesto non può essere "premiscelato" ma al massimo "predosato".
Ci viene in aiuto anche in questo caso un predosato molto speciale: un intonaco di calce e cocciopesto autentico dove i tre componenti sono confezionati in tre scomparti di un unico sacco (vedi catalogo dei prodotti) I tre scomparti del sacco sono a tenuta stagna e contengono i componenti: sabbia, polvere di cocciopesto e grassello di calce nella giusta proporzione. L'intonaco pronto di calce e cocciopesto rappresenta una vera opportunità di realizzare una ricetta autentica e naturale senza dover reperire i singoli componenti.
Come impastare in cantiere un intonaco tradizionale in calce e cocciopesto?
Una volta procurati i componenti sabbia lavata e vagliata, grassello di calce invecchiato e polvere di cocciopesto gialla o rossa, mescolare i componenti in queste proporzioni:
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2 sacchi da 25 kg di grassello di calce invecchiato
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3 sacchi da 25 kg di cocciopesto (polvere di laterizio giallo o rosso)
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4 sacchi da 25 kg di sabbia vagliata 0-2 mm
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20 litri circa di acqua

Mescolare in betoniera mettendo prima l'acqua, la polvere di cocciopesto, il grassello e d infine la sabbia. A miscelazione avvenuta attendere qualche minuto prima di applicare l'intonaco. L'intonaco si applica su muri in laterizio, in pietra o cemento. Preparare le pareti asportando ogni parte debole e successivamente regolarizzare la superficie colmando eventuali mancanze.
Dopo aver inumidito la parete, applicare 1,5/2 cm di intonaco per passata e rifinire dopo il rassodamento dell'intonaco.
L'intonaco di fondo può essere rifinito come strato finale, oppure considerato base per un intonachino di calce e cocciopesto di finitura.
L'INTONACO TERMOISOLANTE DI SUGHERO
Intonaco termico in sughero e calce idraulica
Mescolando granella di sughero e calce idraulica si ottiene un intonaco dall'alto potere termoisolante adatto ad intonacare le pareti in interno ed in esterno. Il supporto ideale è il muro grezzo non ancora intonacato: l'applicazione si può fare sia internamente che esternamente. L'intonaco isolante in sughero all'esterno va protetto come si fa con il cappotto termico: applicando rasante e retina antifessurazione allo scopo di proteggere l'intonaco dagli urti e da un eccessivo assorbimento di acqua piovana.
Intonaco termoisolante in sughero al cocciopesto
Per ottenere un intonaco termoisolante robusto e naturale allo stesso tempo, è possibile mescolare granella di sughero, grassello di calce e polvere di cocciopesto.
Anche l'intonachino di finitura può essere termoisolante se composto da grassello, polvere di cocciopesto e sughero fine. Artimestieri mette a disposizione tutti i componenti per miscelare e ottenere tutte le varianti del cocciopesto.

INTONACO INTERNO E INTONACO ESTERNO: QUALI DIFFERENZE?
Nell'edilzia convenzionale il cemento è l'ingrediente più importante, e le malte per intonaco cementizie vengono impiegate all'interno come all'esterno: il risultato è poca traspirabilità e scarsa capacità di regolazione dell'umidità negli ambienti.
In bioedilizia si tende a impiegare intonaci molto traspiranti e non eccessivamente duri all'interno e intonaci sempre traspiranti ma più solidi e protettivi per l'esterno. E' infatti importante che una parete esposta alle intemperie e alla pioggia battente sia protetta da un eccessivo assorbimento d'acqua: un buon intonaco protegge e lascia traspirare nello stesso tempo.
Con l'uso della calce idraulica NHL5 si ottengono intonaci molto protettivi adatti all'esterno, al contrario l'intonaco di terra cruda è più adatto in interno. Tutti gli altri si possono applicare indifferentemente in esterno come in interno ma con diverse finiture: più chiuse all'esterno, più macroporose all'interno.
LE QUALITA' E LA BELLEZZA DELL' INTONACO IN TERRA CRUDA
l'intonaco di terra cruda cruda contiene l'argilla come unico legante senza leganti idraulici o resine di origine sintetica, infatti è composto da sabbia ed argilla selezionata. E' l'intonaco più antico, quello che ha protetto le capanne in legno o in paglia dei primi villaggi.
Perchè scegliere oggi un intonaco di terra cruda?
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Perchè è ecologico essendo prodotto "a freddo" senza cottura di minerali come sono invece gli intonaci di calce.
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Perchè è ottimo regolatore dell'umidità interna degli ambienti, per la sua capacità di assorbire e rilasciare l'umidità nell'ambiente.
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Perchè è bello da vedere e gradevole da toccare.
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Perchè migliora l'acustica degli ambienti per l' elevata capacità di assorbimento acustico.
COME AFFRONTARE IL PROBLEMA DELL'UMIDITA' DI RISALITA?
Le murature affette dal fenomeno dell'umidità di risalita presentano un progressivo ammaloramento degli intonaci. Il fenomeno è dovuto dall'acqua presente nel terreno che penetra dalle fondamenta e risale sulle murature con una velocità variabile in funzione della porosità dei materiali che compongono la parete. Il fenomeno è spesso aggravato da intonaci e rivestimenti che ostacolano l'evaporazione dell'acqua.
Una soluzione è di asportare il vecchio intonaco e applicare un' intonaco deumidificante che grazie alle sue caratteristiche di traspirabilità, non elimina la risalita dell'acqua ma ne facilita la dispersione senza danneggiarsi.
Se il femoneno è di entita modesta è sufficiente applicare un intonaco in calce idraulica naturale oppure l'intonaco di calce e cocciopesto che grazie alla conformazione macroporosa favoriscono la vaporizzazione dell'umifìdità: per una buona efficacia è importante applicare almeno 2cm di intonaco deumidificante.
Quando il fenomeno è più grave è consigliabile avvalersi di un intonaco antiumido con formulazione più specifica: alleggerito, fibrorinforzato e resistente ai sali.
PERCHE' UN BUON INTONACO CONTRIBUISCE A RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA MUFFA ALLE PARETI?
Sulle pareti poco isolate, in particolare quelle a nord, si potrà presentare il fenomeno della muffa. La muffa si forma quando l'umidità interna del locale condensa sulla parete fredda per effetto della differenza di temperatura, la persistenza dell'acqua sulla parete portà così alla proliferazione della muffa con gli effetti sgradevoli che sappiamo: cattivo odore e macchie scure evidenti alla vista. La soluzione normalmente praticata è di pulire e disinfettare l'area interessata dalle macchie di muffa alle pareti, soluzione provvisoria se non si eliminano le cause del fenomeno: mancanza di isolamento alle pareti insieme ad un eccesso di umidità negli ambienti, spesso per poca ventilazione.
L'isolamento termico delle pareti interessate dalla muffa è la prima cosa da fare: la parete una volta coibentata è meno fredda e non condensa l'umidità, causa della muffa.
Oltre all'isolmento termico è importante l'intonaco impiegato come finitura della parete: un intonaco sano e traspirante assorbe e restituisce l'umidità nell'aria senza formare condensa e muffa. Ognuno degli intonaci descritti ha delle ottime qualità anticondensa e antimuffa.
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