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10 idee per migliorare l'efficienza energetica della tua casa

con materiali sani ed ecosostenibili

a cura di Enzo Princivalle

ISOLAMENTO TERMICO DELLE ABITAZIONI

1- Isolare il tetto

Il calore prodotto dall'impianto di riscaldamento, in assenza di un buon isolamento termico, si disperde nell'ambiente esterno attraverso l'involucro della nostra casa. Nello schema più sopra si può vedere che il tetto è responsabile della maggior parte delle dispersioni nella misura del 30% del totale.

Isolare bene il tetto è dunque la prima cosa da fare quando se ne presenti l'opportunità.

Quanto isolare?

Normalmente si pensa di poter scegliere a proprio piacimento lo spessore dei pannelli isolanti, non sapendo che le normative vigenti stabiliscono i valori minimi degli isolamenti da realizzare. E' importante dunque procedere ad un calcolo prima di acquistare e realizzare l'isolamento del tetto.

Negli ultimi anni sono in vigore provvedimenti che incentivano gli isolameti termici dell'involucro: tetto, pareti esterne, infissi e pavimento verso l'esterno. Queste norme permettono di di recuperare in tutto o in parte i costi di ristrutturazione quando si raggiungano valori migliorativi di isolamento termico (anch'essi stabiliti da precise tabelle). E' dunque opportuno informarsi bene prima di procedere nei lavori.

Quali materiali usare?

L'isolamento termico si può conseguire con materiali convenzionali sintetici derivati dal petrolio oppure con materiali più sani, innoqui e traspiranti come: sughero e fibra di legno. Questi materiali naturali sono da preferire non solo per la salubrità, confort e sicurezza dei locali ma, anche per la maggiore sostenibilità ambientale. Infatti il sughero e la fibra di legno provengono da fonti rinnovabili, non inquinano nella fase di produzione lavorazione e nel successivo eventuale smaltimento.

 

 

2- Isolare le pareti esterne

Anche dalle pareti esterne abbiamo la dispersione di parte del calore prodotto per il riscaldamento degli ambienti, prima di intervenire è importante accertarsi del tipo e della dimensione della parete della nostra casa. Potrebbe essere con intercapedine vuota, portante senza intercapedine, in laterizio, in pietra ecc.

In ogni caso l'intervento ottimale è il cosiddetto isolamento “a cappotto esterno” dove la parete viene rivestita con un pannello isolante, ad esempio in sughero bruno (quello nella foto).

Quando non sia possibile fare il cappotto esterno (eccessivo costo, problemi condominiali, facciate storiche) si può scegliere di rivestire internamente i locali, ovviamente solo le pareti verso l'esterno ad esempio con pannelli di sughero biondo italiano.

Se la parete presenta una intercapedine vuota, si può fare un “insufflaggio” di materiale isolante come sughero granulare o fibra di cellulosa. Si fanno dei fori nel muro e si riempiono le pareti fino a completo riempimento degli spazi.

Questo sistema è quasi sempre di facile applicazione, presenta però lo svantaggio di non risolvere i cosiddetti “ponti termici”: il caso tipico è rappresentato dalla presenza dei pilastri interni alle pareti che impediscono la presenza in quella zona dell'isolamento termico, determinando così una discontinuità di temperatura e di potere isolante delle pareti.

 

 

3- Sostituire i serramenti

Anche i serramenti sono un elemento di dispersione termica e spesso è opportuno sostituirli quando si è in fase di ristrutturazione.

Anch'essi devono rispondere a precise normative di isolamento termico e la scelta sarà facilitata dalla competenza tecnica dei costruttori che, senza dubbio, consigliano spessore dei telai e del vetro adeguati alle normative.

Mentre anni fa, il serramento costituiva sempre un elemento di maggiore dispersione nelle pareti, oggi, il progresso tecnologico mette a disposizione vetrate ad alto potere isolante paragonabile a quello delle murature.

 

 

4- Isolare il pavimento

Dallo schema iniziale si vede come anche dal pavimento (quello controterra o verso locali non riscaldati come garage o cantina) c'è un 7% di dispersione di calore. L'isolamento si può fare mettendo un sottofondo isolante prima della fase di pavimentazione finale, oppure mettendo un rivestimento da sotto quando ciò sia possibile dal garage o dalla cantina (sughero o fibra di legno)

La scelta del pavimento di legno di buon spessore migliorerà ulteriormente l'isolamento termico e offrirà gradevolezza al contatto con un materiale caldo e accogliente come il legno.

 

 

5- Scegliere un riscaldamento

irraggiante”

Non a caso l'impianto di riscaldamento, in ordine di importanza, viene dopo l'isolamento termico.

Che tipo di impianto è più conveniente?

É importante premettere che il dimensionamento dell'impianto è del tutto relativo al fabbisogno termico dell'abitazione: in una casa con scarso isolamento termico ogni impianto sarà mal impiegato; mentre in una abitazione cosiddetta “passiva”, qualsiasi impianto di riscaldamento, anche il tradizionale termosifone non presenterà problemi di sorta.

Sono comunque da preferire gli impianti “ad irraggiamento” rispetto a quelli a “a convezione d'aria”.

Del primo tipo fanno parte le stufe in muratura(kachelofen) che emettono un raggio di calore gradevole e usano il legno(fonte rinnovabile) come combustibile.

Poi abbiamo le pareti e il pavimento radiante che usano entrambi l'acqua a bassa temperatura come veicolo riscaldante.

Quando l'impianto di riscaldamento funziona a bassa temperatura sono indicate le caldaie “a condensazione” studiate per funzionare a bassa temperatura recuperando il calore dei fumi di scarico.

I sistemi a convezione d'aria sono ad esempio i termosifoni, i termoconvettori, i termocamini ed anche le stufe a pellet che usano il legno come combustibile ma procunono aria calda in movimento come quella dei termosifoni.

 

 

6- possibilmente non installare un impianto di raffescamento estivo

I sistemi di raffrescamento si rendono necessari quando non si è dato la giusta importanza agli spessori dei muri, alla qualità dei materiali costruttivi e al valore dell'isolamento termico: in una casa correttamente progettata tali sistemi non dovrebbero rendersi necessari.

Ma quand'anche la casa fosse ormai costruita, sono possibili gli interventi di isolamento termico sopra descritti.

Il rivestimento a cappotto interno, l'isolamento del tetto che si può quasi sempre realizzare anche successivamente, la sostituzione degli infissi: sono tutte migliorie che facilitano sia il riscaldamento invernale che il raffescamento estivo.

Il sughero e la fibra di legno, sono entrambi ideali per realizzare un isolamento efficace anche nella stagione estiva e ricavarne un confort e un notevole risparmio energetico.

 

 

7- Usare materiali costruttivi sani e traspiranti

I sistemi di raffrescamento si rendono necessari quando non si è dato la giusta importanza agli spessori dei muri, alla qualità dei materiali costruttivi e al valore dell'isolamento termico: in una casa correttamente progettata tali sistemi non dovrebbero rendersi necessari.

La corsa all'isolamento termico ad ogni costo, fatto con materiali sintetici poco salubri e non traspiranti può provocare il peggioramento dell'aria interna dei locali, così da rendere necessario un impianto di ventilazione forzata dell'aria.

Se usiamo materiali sani e traspiranti, il ricambio dell'aria sarà lento e continuo attraverso tutte le superfici naturali e traspiranti: un'altro caso dove la ricerca della naturalità e della qualità dei materiali produce confort e semplicità di gestione nel tempo.

 

 

8-Installare il solare termico e il fotovoltaico

Il criterio della semplicità dovrebbe ispirare anche la scelta impiantistica di casa: ad esempio l'integrazione di troppi impianti legati alla produzione dell'energia producono alti costi di realizzazione e anche di gestione nel tempo.

Il pannello solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria è forse l'impianto più sperimentato e vantaggioso da ogni punto di vista.

I pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria rappresentano un impianto piuttosto semplice e vantaggioso da tutti i punti di vista: se ne consiglia dunque l'installazione.

I pannelli solari fotovoltaici invece sono vincolati all'incentivo statale che ne rende vantaggiosa l'installazione da un punto di vista economico, un buon impiego dell'energia elettrica prodotta è collegare un impianto di riscaldamento a parete radiante che trasformi direttamente l'energia in calore per il riscaldamento dei locali.

Non sempre è possibile installare pannelli fotovoltaici (condominio, centro storico ecc.). Si può però optare per un fornitore che usa soltanto energia elettrica da fonti rinnovabili. Con una semplice ricerca on-line si può trovare il fornitore che meglio si adatta alle nostre esigenze, ad esempio un buon inizio potrebbe essere fornitori-luce.it/energia-verde/fonti-rinnovabili. Una volta individuato il fornitore di energia verde, con il mercato libero dell'energia, è molto semplice e veloce cambiare fornitore grazie a siti che offrono un servizio gratuito di assistenza alla migrazione in caso di allaccio o voltura. Basterà tenere a portata di mano il proprio codice pod presente in bolletta.

 

 

9- Contenere l'inquinamento ellettromagnetico

L'eccesso di impiantistica può anche provocare un alto livello di inquinamento elettromagnetico, i due impianti spesso responsabili di questo tipo di inquinamento sono l'impianto elettrico e l'impianto di riscaldamento.

L'impianto elettrico dovrà essere correttamente progettato senza cedere alla tentazione di abbondare in punti luce e di congegni di ogni tipo: abbondanza di prese, di televisori, computer, radiosveglie, wireless ecc.

Ognuno di questi apparecchi, oltre che consumare energia elettrica, produce campi elettrici ed elettromagnetici che possono avere effetti negativi sul nostro sistema nervoso. Prima di pensare a complicati sistemi di schermatura degli impianti, è più opportuno scegliere di ridurre al minimo indispensabile l'impianto elettrico e il numero degli utilizzatori.

Anche l'impianto di riscaldamento a volte è troppo invasivo e complicato tale da disseminare la casa di congegni elettrici e scorrimento d'acqua(l'acqua corrente nei tubi può provocare l'insorgenza di correnti elettrostatiche e altri disturbi)

La semplicità continua ad essere la migliore amica del confort e del risparmio energetico: tornado alla scelta dei sistemi di riscaldamento, ricordiamo come un buon isolamento e una stufa ad irraggiamento non abbisognino di nessun impianto costoso ed invasivo.

 

 

10-Moderare l'acquisto e l'uso degli elettrodomestici

Uno stile di vita attento allo spreco energetico e teso alla ricerca di un diverso modello di sviluppo,dovrebbe concretizzarsi in un modesto uso degli elettrodomestici, faccio alcuni esempi:

  • stendete all'aperto i panni e non acquistate l'asciugabiancheria

  • scaldare i cibi con i metodi tradizionali e non usate il forno a microonde

  • tagliate, grattuggiate, macinate, affettate, lievitate, impastate con attrezzi manuali, i cibi e la vostra cucina miglioreranno

  • lavate i piatti a mano, anche se cercano di convincervi che la lavastoviglie consuma meno

  • preferite i congegni meccanici a quelli elettrici o a batteria: durano sempre, spesso si possono riparare e hanno meno problemi di smaltimento a fine vita.

  • Quando possibile usate telefoni con il filo e non il cordless, collegate il computer alla linea fissa senza usare inutilmente il wi-fi

  • Accendete lo scaldacqua solo quando vi serve, così come per il computer e tutto il resto facendo attenzione a non lasciare sempre accesi gli stand by (sembra che consumino poco ma lo fanno almeno 20 ore al giorno)

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